La visita al territorio è possibile tutto l’anno (preferibilmente da marzo a novembre, per ragioni climatiche). Poichè le visite vengono svolte da volontari, è necessario telefonare ail nn. 3381452945 – 3485479607 – 3333062695 (oppure inviare una e-mail a carignanoturismo@gmail.com) con almeno due settimane di anticipo, per poter chiedere agli Enti proprietari l’autorizzazione all’accesso ai monumenti. Per poter effettuare la propria attività, l’Associazione richiederà ai visitatori un’ offerta a parziale copertura delle spese di Segreteria.

Periodicamente, questa pagina sarà aggiornata, con l’aggiunta di itinerari particolari e curiosi, che permetteranno la lettura dei singoli monumenti e dei centri urbani sotto diversi punti di vista.

VISITE BREVI (mezza giornata o poche ore) 

Visita alla pieve di Piobesi Torinese – La pieve San Giovanni ai Campi è uno dei più importanti monumenti altomedioevali della Città Metropolitana di Torino. Straordinario scrigno di memorie che datano dal tardo impero romano al ‘700. La Chiesa conserva interessanti gruppi di affreschi: i più antichi risalgono al IX-X secolo, i più recenti al XVIII sec. L’accompagnamento alla visita, di carattere artistico e archeologico-architettonico, dura circa un’ora e mezza. Possibilità di pranzare in ristoranti di Piobesi. La visita può arricchirsi con una passeggiata nel centro storico del Comune di piobesi Torinese. (caseforti, case medioevali, torre del castello) Per maggiori informazioni sulla pieve, navigare sul sito www.pievedipiobesi.it oppure scaricare i documenti sottostanti

La pieve San Giovanni ai Campi_di_Piobesi Torinese
Percorsi devozionali nella Pieve San Giovanni ai Campi a Piobesi Torinese

Segni Segnali Simboli – Le solenni Ostensioni del Sacro Lino, occorse negli ultimi anni, sono state un’occasione per riscoprire le antiche tracce devozionali di una delle maggiori Città del Ducato di Savoia, Carignano. Nel percorso, che dura circa due ore, saranno illustrati gli affreschi sindonici e devozionali, le cappelle e le edicole religiose, le decorazioni civili presenti nel centro storico.

Carignano, Torre dei marchesi di RomagnanoIn guerra!Secoli di guerra hanno plasmato il territorio piemontese, costellando campagne e borghi di strutture militari che ancora risaltano tra le costruzioni moderne, a testimoniare tempi di morte e distruzione, fame e miseria. Un monito per tutti a non ripetere gli errori del passato, non sempre ascoltati dai potenti. Le necessità materiali della contea, poi ducato di Savoia, erano pressanti: mantenere l’integrità dei propri dominii, e non essere stritolati dalle grandi potenze europee, in primo luogo Francia e Spagna. Un attento concerto di alleanze occasionali, che potevano variare anche nel corso della guerra, matrimoni accorti e doni importanti, contribuirono alla nascita di uno Stato unitario che si identificò essenzialmente nel Piemonte attuale, muscolatura della successiva Unità nazionale.

pieghevole – In_Guerra!

Tratti di Medioevo – Un’affascinante viaggio nel tempo più antico di Carignano, alla scoperta del bellissimo borgo medioevale che conserva ancora molti tratti originali. Durante la passeggiata sarà possibile scoprire, attraverso l’osservazione delle facciate, le storie ormai dimenticate delle grandi famiglie nobiliari, dai Provana ai marchesi di Romagnano, dai San Martino della Morra ai Grimaldi, dai Portoneri ai Gianazio di Pamparato. Grande spazio sarà dedicato anche alle strutture militari antiche residue, dalle caseforti alla lizza, dalle mura del XIV secolo al bastione di Po Morto; a proposito di quest’ultimo, sarà possibile accedere all’area interna ed entrare nella torre fatta erigere dai Marchesi di Romagnano nel 1229.

pieghevole – tratti di Medioevo

Gli ajrali di San Remigio – Passeggiata in uno dei quartieri periferici di Carignano. Sarà accessibile la chiesa monastica di S. Giuseppe, antica fondazione delle Clarisse, ricca di altari ed opere d’arte dei secoli XVII e XVIII. L’itinerario si snoderà verso l’antico insediamento di Carignano altomedioevale, ancora testimoniato dalla chiesa di S. Remigio, già parrocchiale, e dalla cascina dei Pellegrini.